Cari Lettori,
questo numero raccoglie argomenti molto diversi fra loro. Vagge e Tulumello riassumono criticamente le possibilità di prevenzione della miopia. Questo campo è a dir poco complesso, e meriterebbe molti più sforzi fra i ricercatori. Le ametropie infatti sono una causa di ipovisione correggibile ma non gestibile appropriatamente in aree geografiche vaste e popolate, semplicemente per l’assenza di risorse destinabili a occhiali, lenti a contatto o chirurgia refrattiva.
Rolando et al hanno raccolto una revisione esauriente ed usufruibile sull’occhio secco e sull’instabilità del film lacrimale, offendo vari spunti pratici utili ad affrontare in modo sistematico queste situazioni, che vengono talvolta trascurate e altre volte trattate in modo eccessivo, la cui gestione viene facilitata da un approccio sistematico.
Spadea et al propongono i risultati riscontrati in una vasta serie di pazienti ove è stata sperimentata un’alternativa al trattamento probabilmente più consueto delle abrasioni corneali traumatiche, cioè l’applicazione di pomata associata al bendaggio. I risultati riportati suggeriscono la fattibilità di una gestione di questi casi senza ricorrere al bendaggio, con vantaggi pratici per i pazienti.
Permettetemi cari Lettori un pensiero alla tragedia che ha colpito la nostra città, spezzando drammaticamente le vite di molti innocenti, cancellando il passato di generazioni di residenti e dividendo Genova in due. I tronconi superstiti del viadotto sul Polcevera sembrano aggettarsi in un vuoto apparentemente incolmabile, che può essere riempito solo da una pronta, efficace e pragmatica azione dei politici. Spero con forza che in occasione del prossimo numero di IROO potremo già aver visto azioni concrete e realistiche a favore della città di Genova e delle persone colpite da questo incredibile crollo. Nel frattempo auguro a tutti una lettura piacevole e stimolante.
Carlo Enrico Traverso