Aldo Vagge, Michele Bonino, Michele Iester
L’endoftalmite è un grave processo infiammatorio che interessa le strutture e le cavità interne dell’occhio causato da diversi agenti patogeni, a cui può conseguire perdita completa della vista. Viene suddivisa in due tipi:
– Forma esogena: (90% dei casi) si verifica per l’ingresso dell’agente patogeno nell’occhio in seguito ad intervento chirurgico, a trauma oculare perforante con ritenzione o meno del corpo estraneo o ad un processo infettivo dei tessuti contigui all’occhio
– Forma endogena: (10%) quando l’infezione proviene direttamente da un focolaio infettivo localizzato distalmente all’occhio.
Eziologia: diversi sono gli agenti patogeni coinvolti nell’endoftalmite esogena post facoemulsificazione: batteri (90%), miceti (8%), virus, protozoi e parassiti. Nella forma di origine batterica l’84% dei casi è riconducibile a batteri Gram positivi, mentre solo il 6% a Gram negativi. I batteri maggiormente responsabili sono: Staphylococchi Coagulasi Negativi (70%), Staphylococcus Aureus (10%), Steptococcus species (9%), Enteroccocus species (2%) ed in minor misura i Gram negativi come Pseudomonas Aeruginosa, Citrobacter, E. Coli, Proteus Mirabilis.
Le forme micotiche sono sostenute essenzialmente da Candida Albicans e raramente da Aspergilli ed insorgono generalmente in modo lento ed insidioso a distanza di 2-4 settimane dall’operazione.
In base ai tempi di insorgenza possiamo indirizzarci verso l’agente eziologico responsabile e pertanto suddividere l’endoftalmite post-operatoria in acuta, tardiva e cronica…
Scheda OF Endoftalmite esogena post intervento di facoemulsificazione giugno2013