Miodesopsie quale approccio

Enrico Zonghi
ASL Viterbo, U.O. Oculistica Belcolle – Tarquinia

Come noto il Corpo Vitreo è un gel composto per il 98% da acqua e costituisce da solo circa i 2/3 del volume del bulbo oculare.
La sua struttura è costituita da una rete di fibre collagene di origine endogena, i cui spazi sono riempiti da Glicosaminoglicani (GAG, noti anche come mucopolisaccaridi), molecole ad alta componente idrofila, come l’acido ialuronico, che svolgono prevalentemente funzioni lubrificanti, di sostegno e protezione della maggior parte dei tessuti, mantenendo la consistenza del Vitreo in gel. È stato dimostrato (Balazs et al 1982) che già dai 4 anni di vita inizia un processo degenerativo dei costituenti vitreali, che prosegue nel corso degli anni portando ad una graduale liquefazione e destabilizzazione delle fibrille di collagene del Corpo Vitreo, provocando la formazione di cavità otticamente vuote di fluidificazione vitreale (sineresi) e collasso del Corpo Vitreo (sinchisi).
La liquefazione del vitreo è più frequente nella miopia assiale, (in particolare oltre le 6 diottrie), nella sd. di Marfan, nella sd. di Stickler’s e nella retinopatia diabetica.
I filamenti di collagene si aggregano costituendo fibrille più grandi che accelerano tale processo, e lo stesso acido ialuronico tende con l’età a depolimerizzare ed a rilasciare molecole di acqua, disidratandosi e conducendo alla formazione di lacune, ovvero di sacche o zone localizzate di vitreo liquefatto…

 

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